Ovvero: situazioni che possono verificarsi nel corso di una psicoterapia di gruppo Leggi tutto il testo
Il gruppo gruppoanalitico si configura nella mente dei soggetti che vi partecipano, come figura genitoriale, ed è in grado di risvegliare, nella fantasia di ciascuno, ricordi, sensazioni, emozioni, e vissuti provati nei confronti della stessa, tanti anni prima, e dei quali si è persa la memoria razionale, ma non quella emotiva.
Ne consegue che, per il fenomeno del transfert, il gruppo diventa bersaglio di investimenti affettivi e ideativi che in origine riguardarono le figure familiari. Si tende a riprodurre, in sostanza, ora, ciò che si è già sperimentato, allora, con una puntuale coazione a ripetere.
Sentimenti di amore, di dipendenza, di emulazione, di contrasto, di rivalità, di odio, sono riversati senza freni, nei confronti del gruppo o nei confronti dello psicoterapeuta che lo conduce. Questa possibilità, che viene offerta dalla situazione di transfert, permette di rivivere dinamiche antiche come se fossero attuali, dando loro la possibilità di defluire verso soluzioni meno angosciose e più convenienti per l’io dei protagonisti.
L’aver attraversato simili esperienze, attraverso il gruppo, comporta, contemporaneamente, il miglioramento dei rapporti con le stesse figure genitoriali storiche, percepite, oramai, come spogliate della mole di investimenti emotivi nevrotici. I comportamenti dei genitori vengono ora interpretati, compresi, e accettati anche se non sempre giustificati, e di conseguenza i rapporti interpersonali se ne avvantaggiano.
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Cose-di-gruppo-3a.pdf Esperienze raccontate di terapie di gruppo. |